E anche per quest’anno 2025 siamo arrivati agli sgoccioli del’ ora solare. Questo fine settimana, il 30 marzo 2025, nel nostro Paese torneremo a utilizzare l’ora legale e di conseguenza, dopo la reimpostazione di tutti gli orologi, potremo goderci giornate più lunghe che annunciano l’arrivo della bella stagione. L’orario dovrà essere cambiato nella notte tra sabato 29 marzo e domenica 30 marzo 2025: alle due di notte bisognerà spostare la lancetta delle ore sulle tre.
Ovviamente bisognerà portare avanti di un’ora le lancette degli orologi sia analogici che digitali non smart, anche se la maggior parte dei dispositivi elettronici si aggiornerà in via automatica. Ma in ogni caso, sia per quanto riguarda gli smartphone che i computer, è sempre buona abitudine quella di controllare che l’orario impostato sia realmente quello giusto.
Ci sarà per molti un senso di perdita, e il motivo c’è: il passaggio dall’ora solare a quella legale ci farà effettivamente dormire un’ora in meno nella notte tra sabato e domenica. In compenso le giornate ci parranno più lunghe dal momento che avremo un’ora in più di luce tra pomeriggio e sera. Nell’Unione Europea la proposta di mantenere l’ora legale tutto l’anno si è momentaneamente arenata. Eppure, porterebbe dei benefici alla salute e – soprattutto dei Paesi mediterranei – comporterebbe un risparmio di consumi energetici con conseguente abbassamento delle bollette.
In effetti l’ora legale è nata proprio per favorire il risparmio energetico in tempi di crisi e l’Italia l’ha adottata per la prima volta durante la Prima guerra mondiale, nel maggio 1916, con interruzioni tra il 1921 e il 1939 e, infine, tra il 1948 e il 1965. Le ragioni drammatiche che spinsero a quella decisione sono ormai un lontano ricordo, ma anche oggi, in tempi di necessario risparmio energetico, l’ora legale svolge egregiamente questo compito.