Il presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, ha aperto a New York, al Palazzo di Vetro, la Conferenza di alto livello su Pace, giustizia e inclusione sociale per lo sviluppo sostenibile, dedicata all’Obiettivo 16 dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Mattarella ha detto che “pace e Sviluppo hanno destini incrociati. Non può esservi l’uno, senza l’altra“. Il Capo dello Stato evidenzia che l’epoca in cui viviamo è quella con il maggior numero di guerre dalla fine del secondo conflitto mondiale.
Tali guerre, sottolinea Mattarella, distruggono una grandissima quantità di risorse, divorate dalla corsa agli armamenti e sottratte allo sviluppo. Urge dunque porre le basi per la pace e mettere fine ai conflitti. E ancora, a proposito dell’Obiettivo 16, c’è un passaggio importante: “Come potremmo parlare, infatti, di pace come sviluppo se non sostenendo i diritti delle persone e dei popoli? Come potremmo, se non affermando la pratica, nei conflitti, dei principi delle Convenzioni di Ginevra in materia di diritto umanitario, oggi apertamente violati?”.
Per Mattarella bisogna prendere provvedimenti contro la violenza sui minori e sulle donne, sullo sfruttamento da parte della criminalità organizzata, sulla marginalizzazione dei disabili. La prospettiva è quella di rendere le nostre società più coese e giuste, nonché di ampliare gli spazi politici di partecipazione a tutte le componenti delle società, in modo che le istituzioni politiche, a tutti i livelli, divengano “più inclusive e più rappresentative”.