Si è normalizzata la situazione nel carcere minorile Beccaria di Milano, dopo che il tentativo di rivolta da parte dei detenuti, che si erano asserragliati in cortile, ha avuto termine. Ora le squadre della Polizia di Stato inviate sul posto dalla Questura di Milano per supportare gli agenti della Polizia Penitenziaria hanno abbandonato l’edificio. Il Beccaria era già stato già nei mesi scorsi sotto i riflettori delle cronache per certi abusi sui reclusi minorenni che erano stati documentati.
La rivolta si è sviluppata in reazione a un provvedimento disciplinare comminato a uno dei detenuti, che ha causato l’ammutinamento e un tentativo di devastazione ad opera di altri detenuti. Fonti del sindacato riferiscono che ieri un detenuto definito «psichiatrico» avrebbe tentato di strangolare un agente dopo essere andato per la notifica di un atto all’ufficio matricola.
E dunque la ribellione ha avuto inizio nel tardo pomeriggio di ieri quando, dopo i fatti succitati, un nutrito gruppo di giovani detenuti ha deciso di non rientrare all’interno, restando in cortile senza dare alcun cenno di collaborazione a fronte delle richieste di fare ritorno nelle celle avanzate dagli agenti della Penitenziaria.