Reddito di Cittadinanza, qualche Regione del Sud lo ripropone

Reddito di cittadinanza

Benché l’esecutivo Meloni abbia abolito il Reddito di Cittadinanza, sembra che la misura creata dal Movimento 5 Stelle sia ancora in qualche modo in vigore, non più a livello nazionale ma regionale. In effetti è come se fosse uscito dalla porta e rientrato dalla finestra. Il supporto alle famiglie in difficoltà è stato potenziato attraverso vecchie forme di sostegno al reddito e allo stato attuale funziona in quattro Regioni.

Il Red e il Reis già dal 2016 sono operativi in Puglia e Sardegna, mentre si studiano nuove forme di sostegno in Campania e Sicilia. I RdC di tutt’e due queste Regioni prevedono la stipula di protocolli di intesa fra le imprese e le Regioni per una ricognizione dei fabbisogni occupazionali e la copertura con l’assegno regionale di una parte dello stipendio, se assumono i beneficiari. Ciascuna Regione opera autonomamente, ma unico è l’obiettivo comune: sfruttare i fondi europei per rilanciare il Reddito di Cittadinanza.

Venendo ai dati concreti, il Red pugliese vale fino a 500 € al mese e prevede un patto d’inclusione lavorativa. Più cospicuo l’assegno in Sardegna, che può arrivare fino a 1100 € al mese per famiglie numerose. Campania e Sicilia studiano diverse modalità, come una formula per assegnare 400 € al mese di base, più 200 € per i figli. Presentavano la proposta il presidente del M5S Giuseppe Conte, Roberto Fico, Sergio Costa e il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi. Il costo per la Campania è di 200 milioni per i 250.000 occupabili abbandonati dall‘esecutivo.

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