Lo stato di salute di Papa Francesco, che da qualche giorno è ricoverato al Policlinico Gemelli di Roma, è stato descritto con queste parole, che dicono di “un quadro clinico complesso che richiederà una degenza ospedaliera adeguata“. Questo è quanto recita un comunicato della Sala Stampa della Santa Sede, il quale specifica che il Sommo Pontefice è stato colpito da un’infezione polimicrobica delle vie respiratorie.
Ricordiamo che Sua Santità è all’ospedale dallo scorso venerdì. e ha seguito in televisione la messa celebrata in sua vece dal cardinale José Tolentino de Mendonça per il Giubileo degli Artisti, nella quale è stata letta l’omelia che aveva preparato, mentre nel pomeriggio “ha alternato la lettura al riposo”. Per quanto riguarda l’Angelus, Bergoglio ha semplicemente mandato il testo, dove ha detto: “ho ancora bisogno di un po’ di cure per la mia bronchite“.
Il Vescovo di Roma ha ringraziato sia lo staff medico che coloro che gli hanno inviato messaggi che gli auguravano una pronta guarigione, scrivendo su X: “Vi ringrazio per l’affetto, la preghiera e la vicinanza con cui mi state accompagnando in questi giorni”. Oltre a ciò “Il Papa ci ha chiamati venerdì e sabato, era di buon umore, la voce un po’ affaticata, ma ha voluto sapere come stiamo. Un collaboratore gli ha passato il telefono e ha potuto parlare con noi. Ieri invece ha riposato e sapevamo che non avrebbe telefonato”.
Quanto sopra è stato riportato a Tgcom24 uno dei responsabili della parrocchia Sacra Famiglia di Gaza, comunità cattolica che si trova nella Striscia. Papa Bergoglio in questi mesi ha chiamato tutti i giorni il parroco padre Gabriel Romanelli e il vice parroco, padre Yusuf Asad, per esprimere la sua vicinanza in un frangente cosi drammatico per tutti gli abitanti.