Nadia Cassini muore a 76 anni, la popolare attrice si spegne per una lunga malattia

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Nadia Cassini, attrice di grido nella commedia sexy all’italiana e poi tra le prime sex symbol delle tv di Mediaset, è scomparsa martedì 18 marzo a Reggio Calabria, all’età di settantasei anni dopo una lunga malattia. La notizia della morte è stata diffusa oggi dai giornali. Quindici film in meno di dieci anni, una bella carriera come cantante di alcune hit da disco e un po’ di tv commerciale (la storica Premiatissima con Amanda Lear nel 1983), poi una autolesionistica decadenza tra operazioni chirurgiche finite male, alcolismo e anche problemi di carattere.

L’attrice era nata Gianna Lou Muller nel 1949 a Woodstock, nello stato di New York, da genitori statunitensi ma con il padre di origine tedesca e la madre di origine siciliana. Essendo entrambi attori del vaudeville si narra che Nadia nacque mentre i due erano in tournée. Nel 1968, a diciannove anni, sposa il conte Igor Cassini, fratello dello stilista Oleg, dal quale prenderà il nome d’arte. Nadia e Igor si trasferiscono a Roma. Lei inizia a fare provini, ma il rapporto finisce. Proprio mentre “Il dio serpente” è in sala, Nadia inizierà una relazione con l’attore greco Yorgo Voyagis dal quale avrà una figlia, Kassandra.

Dopo essere diventata una diva cinematografica e televisiva, sul finire degli anni Novanta la Cassini si è ritirata dalle scene, anche a causa di un lifting mal riuscito che le ha rovinato il naso. Oltre a ciò ha avuto problemi di dipendenza, che tuttavia è riuscita a risolvere. Nel gennaio 2009 è rimasta coinvolta in un terribile incidente d’auto. L’automobile su cui viaggiava è finita fuori strada e l’attrice ha riportato gravi fratture. Alla fine si è spenta dopo aver lottato a lungo con un’inesorabile malattia. In una recente intervista aveva dichiarato: “Avevo il sedere più bello del mondo ma non ho avuto altrettanto c**o nella vita”.

Tra i film di maggior successo si ricordano “Il divorzio” di Romolo Guerrieri e “Il dio serpente” di Piero Vivarelli, “Mazzabubù… Quante corna stanno quaggiù?” di Mariano Laurenti, “Quando gli uomini armarono la clava e… con le donne fecero din-don” (1971) di Bruno Corbucci. E ancora, la si ricorda in “Ecco lingua d’argento” di Mauro Ivaldi e in “L’insegnante balla… con tutta la classe” di Giuliano Carmineo. Popolare anche su Mediaset. Fece parte del cast di “Premiatissima” nel 1983 su Canale 5 con Amanda Lear; fu anche nel cast di “Drive In” nel 1984 su Italia 1 e apparve in “Risatissima” nel 1985, di nuovo su Canale 5, con Lino Banfi, Carmen Russo, Edwige Fenech e Lino Toffolo.

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