Giorgia Meloni fa la sua comparsa tramite collegamento al convegno della destra neofascista spagnola di Vox, e rispolvera gli argomenti in comune – esclusa Ucraina, dunque – lanciando ai conservatori un appello all’unità di fronte alla competizione elettorale europea. La speranza è quella di una maggioranza tutta di centrodestra che volti pagina di fronte a certe “alleanze innaturali e controproducenti” che hanno finora condotto Bruxelles.
Tuttavia, anche se le varie destre risultano in un trend di aumento dei suffragi, quello di rispedire all’opposizione i socialisti resta una obiettivo molto difficile da raggiungere, secondo quanto dicono i sondaggi. In ogni modo, poiché siamo nel bel mezzo della campagna elettorale, tutte le forze politiche fanno del loro meglio per capitalizzare nel miglior modo possibile il consenso al quale sembrano destinate secondo quello che dicono gli attuali rilevamenti statistici.
In quest’ambito si pone l’intervento di Meloni, secondo cui l’Europa deve ritrovare “orgoglio e identità” che la sinistra – secondo lei – vorrebbe “cancellare”. La premier italiana mantiene toni molto più moderati di quelli usati in altre apparizioni alle manifestazioni dei neofranchisti spagnoli. Ben diversa è la sua posizione da quel 2021 di quel famoso “yo soy Giorgia” gridato in presenza di Vox. Comunque rivendica: “Sono la prima presidente del Consiglio di destra, la prima donna”, e respinge al mittente le accuse di volere “distruggere l’Europa”.