In Giappone si sta affrontando un’importante emergenza sanitaria. Infatti da gennaio a marzo 2024 sono morte settantasette persone a motivo di un’infezione batterica. Il ministero della Salute ha registrato, al 2 giugno, 977 casi di sindrome da choc tossico streptococcico (Stss), una pericolosa infezione batterica con un alto tasso di mortalità. Finora non c’è stato modo di capire la causa di questo aumento che ha portato a superare il record di 941 infezioni, toccato nel 1999, mentre nel 2023 i decessi erano stati 97.
La Stss è un’infezione batterica rara e grave che può svilupparsi nel momento in cui i batteri si diffondono nei tessuti profondi e nel sangue. Le persone colpite inizialmente soffrono di febbre, dolori muscolari e vomito, tuttavia i sintomi possono velocemente diventare pericolosi per la vita con bassa pressione sanguigna, gonfiore e insufficienza multiorgano, quando il corpo entra in uno stato di shock. Anche con la terapia, l’Stss può essere mortale, con un tasso di decessi del trenta per cento.
In genere i casi sono generati dal batterio streptococco del gruppo A (Gas), che produce febbre e infezioni alla gola nei bambini. Eventualmente, lo streptococco A può diventare invasivo quando il batterio produce una tossina che gli consente di accedere al flusso sanguigno, provocando malattie gravi come lo choc tossico. In casi estremi può anche provocare fascite necrotizzante “carnivora”, che può portare alla perdita degli arti. In ogni caso la maggior parte dei pazienti che contraggono questa malattia hanno altri problemi di salute – tipo cancro o diabete – che riducono la capacità del loro corpo di combattere le infezioni.