In Francia 1.679 sono i casi di febbre dengue registrati dal 1° gennaio 2024. Si tratta di un drammatico incremento, se si pensa che nello stesso periodo del 2023 i casi erano 131. Secondo Grégory Emery, direttore generale della Sanità “siamo di fronte a una situazione senza precedenti“. Le persone colpite nella Francia continentale hanno viaggiato in varie zone del mondo, soprattutto Guadalupa e Martinica, in cui è endemico il virus trasmesso dall’Aedes albopictus, la cosiddetta zanzara tigre.
Per fortuna i casi di bambini con la febbre dengue sono pochi: a partire da metà 2023, la maggior parte dei casi è di persone adulte, il 20% ha un’età maggiore di 65 anni. Ma nel 2024 i casi di dengue importati in Francia continentale dalle Indie Occidentali francesi ha avuto un’impennata in confronto agli anni precedenti, e questo sta accadendo ben prima delle Olimpiadi di Parigi del 2024, dal 26 luglio, che con ogni probabilità favoriranno gli scambi tra popolazioni di diverse origini, nel bel mezzo della stagione della zanzara tigre.
Lo stesso Grégory Emery ha voluto mettere in evidenza l’importanza della prevenzione, dal momento che in questi mesi l’Esagono è sul punto di accogliere “un evento importante, felice e positivo: i Giochi Olimpici e Paralimpici, quando molti viaggiatori visiteranno il Paese”. Ora potrebbe verificarsi “l’instaurazione di catene di trasmissione autoctone in Francia”, ed è allora il caso di “vigilare e adottare le giuste misure per limitare la proliferazione della zanzara tigre”. I primi rimedi consistono nell’evitare all’origine le punture usando prodotti repellenti, ed eliminare le acque stagnanti.