Elly Schlein ha deciso di candidarsi alle elezioni europee

Elly Schlein

Alla fine la riserva è stata sciolta ed ora la notizia è certa: Elly Schlein correrà da capolista del PD alle elezioni europee nella circoscrizione del Centro e in quella delle Isole. Nel suo relativo discorso alla direzione del partito al Nazareno, la segretaria dem ha dichiarato: “Sono disponibile a dare una mano con spirito di servizio, mi candido a dare una spinta a questa meravigliosa squadra e a un progetto di cambiamento del PD e del Paese”.

E ha poi aggiunto che spera di eleggere tutta la sua squadra, ai suoi occhi dotata di pluralità e di competenza sperando di eleggerla tutta, mentre lei, da segretaria, rimarrà a confrontarsi, giorno per giorno in Parlamento, “con Giorgia Meloni e le sue scelte scellerate per l’Italia. Se vinciamo noi l’alternativa è già domani“. Come abbiamo già accennato, la segretaria sarà capolista al Centro e nelle Isole, Cecilia Strada nella circoscrizione Nord ovest, Stefano Bonaccini al Nord est e Lucia Annunziata al Sud. Il nome di Elly Schlein potrebbe comparire nel simbolo del partito sulla scheda elettorale.

A tale proposito la Schlein ha chiarito che la sua presenza in lista va vista come un valore aggiunto e che bisogna interpretare il modo di realizzare questa cosa per convogliare i voti degli indecisi verso il Partito Democratico. La segretaria si è espressa anche sul Def, in relazione al quale ha affermato che “la scelta del governo di presentare un Documento di economia e finanza transitorio con il solo quadro tendenziale non fa presagire nulla di buono”. È come se l’esecutivo si ripromettesse di rivelare la verità solo dopo le elezioni. E dunque “presenteranno il conto salato dopo il voto, con tagli a scuola, sanità e welfare“.

La leader dem ha poi sostenuto che sulla legge 194 proseguirà nel difendere il diritto delle donne a decidere del proprio corpo, e che è pronta a una mobilitazione sui diritti in cui sosterrà le associazioni delle donne dal momento che “con un vergognoso blitz in parlamento, la destra di Giorgia Meloni ha mostrato il suo vero volto oscurantista“. E ancora ha sostenuto che si batterà sul salario minimo “anche in Italia, dove Meloni ha voltato le spalle a 3,5 milioni di lavoratori e lavoratrici povere“.

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