Covid, in arrivo una nuova ondata con la mutazione Kp2, tutte le novità

Covid 19

Il Covid non è mai completamente scomparso dall’orizzonte epidemiologico, anche se si è di molto affievolito, diventando analogo a una tipica sindrome influenzale. Negli USA, tuttavia, si va diffondendo un allerta per la comparsa di una nuova variante che potrebbe eventualmente spargersi su tutto il pianeta. È la mutazione Kp2, di cui si è constatata la presenza nel 24,9% dei contagi correnti negli Stati Uniti. Si tratta di una variante “rinforzata” e non neutralizzata dalle più recenti coperture vaccinali.

L’epidemiologo Pier Luigi Lopalco a tale proposito ha sostenuto che una nuova ondata estiva in Italia non si può proprio escludere, avallando in tal modo le congetture dei ricercatori statunitensi che negli ultimi tempi parlano della variante Kp2 come un virus che potrebbe costringere milioni di persone al letto, come JN1, la mutazione al momento prevalente, o come è stata Omicron per più di un anno.

In ogni modo i rischi per la salute non sono per niente paragonabili a quelli causati dalle primissime forme di Covid. Lopalco ha specificato: “Il virus ha assunto una dimensione più o meno stagionale come avviene per la normale influenza, collocabile soprattutto in autunno-inverno. Solo quando emergerà una variante particolarmente efficiente potrebbe trasformarsi in un’ondatina estiva’“.

Invece il virologo Fabrizio Pregliasco, chiarisce che il virus del Covid ha un tipo di variabilità che emerge all’osservazione. La sua potenzialità di dal luogo a nuove mutazioni diverse in modo dirimente dal punto di vista antigenico nell’arco di quattro/sei mesi mette in evidenza l’opportunità, allo stato attuale, “di utilizzare un approccio vaccinale simile a quello che già da anni si adotta per l’influenza. In altre parole, anche il vaccino contro Covid-19 cambierà ogni anno”.

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