Nel Lazio si stanno registrando da uno a tre casi di Covid-19 per medico al giorno, crescita che non è stata monitorata a livello nazionale, dal momento che è stato fortemente “ridotto il sistema di rilevamento dei tamponi“. Ne consegue che i dati ministeriali sono notevolmente sottovalutati. Chi lanciare questo allarme è la Federazione nazionale medici di medicina generale (Fimmg), alla luce dei dati della rete della Fimmg Roma nella regione Lazio.
In questa zona, recita la nota della Fimmg,”i numeri del Covid stanno risalendo in modo importante, con rischi reali per le persone anziane e debilitate“, tanto che la stessa Federazione ha già inviato un alert ai medici di famiglia con i provvedimenti da adottare, incluso quello di attivare, negli studi ove siano state allentate, le misure di protezione come mascherine e distanziamenti. fornendo le regole di approccio e le informazioni sui comportamenti da tenere per evitare contagi ai soggetti più esposti.
Maria Corongiu, infettivologa e presidente della Fimmg Roma, ha dichiarato: “Attendiamo di conoscere quale variante stia circolando in Italia, dopo che la variante KP.3 negli Usa ha già preso il sopravvento”. “Ma – aggiunge – il problema maggiore è che sono state smantellate tutte le misure di prevenzione e di controllo, il monitoraggio dei tamponi è stato interrotto, e quindi il rischio di contagio per le persone anziani e fragili è elevatissimo”.