Oggi, 4 marzo 2025, Papa Francesco è tornato all’ossigenazione ad alti flussi, senza il supporto della maschera, dopo i due episodi di insufficienza respiratoria acuta di ieri pomeriggio per i quali era era diventato indispensabile riprendere la ventilazione meccanica non invasiva con la maschera a ossigeno. Questo è quanto comunica la Sala stampa del Vaticano, specificando che stamani Sua Santità, dopo aver riposato tutta la notte, ha ripreso la terapia per la polmonite bilaterale e la fisioterapia della respirazione.
“Stabile ma in un quadro descritto dai medici come complesso“, Papa Bergoglio, ricoverato al Gemelli dal 14 febbraio scorso per una polmonite bilaterale, “non è fuori pericolo“. Così viene descritta la situazione del Santo Padre, secondo quanto riportano fonti vaticane, le quali precisano che i medici non hanno sciolto la prognosi. In sostanza, ieri pomeriggio per il Pontefice è stata una giornata piuttosto difficile.
In effetti il Papa “ha presentato due episodi di insufficienza respiratoria acuta, causati da importante accumulo di muco endobronchiale e conseguente broncospasmo. Sono pertanto state eseguite due broncoscopie con necessità di aspirazione di abbondanti secrezioni”. Ieri pomeriggio era stata “ripresa la ventilazione meccanica non invasiva. Il Santo Padre è sempre rimasto vigile, orientato e collaborante”. La prognosi, come abbiamo già detto, è mantenuta riservata dai medici.