Oggi, venerdì 26 aprile, in tutto il Paese, è in atto uno sciopero nazionale. Infatti i mezzi pubblici saranno per tutta la giornata a rischio nelle principali città italiane. Il trasporto pubblico locale si ferma per quattro ore in tutta Italia per la fermata indetta dal sindacato Confail Faisa. Gli orari della fermata cambiano da città a città.
Il Sindacato ha emesso un comunicato che spiega che lo sciopero è stato indetto a causa di “stipendi bassi e inadeguati rispetto al duro lavoro che svolgiamo ogni giorno” e domanda una retribuzione equa e dignitosa per tutti gli operatori del settore. Fra i motivi c’è anche la sicurezza sul lavoro e gli orari troppo lunghi, che sicuramente penalizzano i lavoratori da un punto di vista della salute e ne limitano fortemente la sfera familiare. Con lo sciopero si chiede che venga attuato un equilibrio equo tra lavoro e vita privata.
Un altro dei motivi dell’agitazione è che i Contratti Collettivi Nazionali sono stati sottoscritti da sindacati che dovrebbero tutelare i diritti dei lavoratori, ma, recita il comunicato: “Vediamo sottoscritti CCNL che non rispettano le nostre esigenze. Vogliamo contratti che ci proteggano e valorizzino”. E ancora, ci sono “parametri di ingresso da fame, inaccettabili, tanto da lasciare i neoassunti in condizioni di precarietà economica” che devono essere cambiati, e si deve porre argine ad un “terrorismo psicologico delle aziende che impongono regole senza coinvolgere democraticamente tutte le parti sociali”.