Ergastolo per l’assassino di Giulia Cecchettin

Default - Cnews24

Il ventiduenne reo confesso, autore del femminicidio di Giulia Cecchettin, Filippo Turetta, è stato condannato all’ergastolo e all’interdizione perpetua dai pubblici uffici per il reato commesso nei confronti dell’ex fidanzata uccisa l’11 novembre 2023, con settantacinque coltellate. I giudici della Corte d’Assise di Venezia hanno emesso la sentenza dopo oltre sei ore di camera di consiglio. La richiesta del Pubblico Ministero è stata accolta, tuttavia non sono state riconosciute le aggravanti della crudeltà e del reato di stalking. La difesa aveva chiesto le attenuanti generiche negando la premeditazione.

Oltre a ciò la sentenza condanna Filippo Turetta al risarcimento delle parti civili, con il pagamento di una provvisionale di 500.000 euro a Gino Cecchettin, 100.000 euro ciascuno ai fratelli Elena e Davide, 30.000 alla nonna Carla Gatto e 30.000 allo zio Alessio, oltre alle spese di costituzione legale. Il dispositivo della sentenza con le sue motivazioni sarà depositato fra novanta giorni.

Il verdetto è stato commentato dal padre della vittima, Gino Cecchettin, che non è voluto entrare nel merito della condanna. L’uomo ha sostenuto: “Giustizia è stata fatta secondo le leggi vigenti, il percorso ora si fa su altri banchi. La battaglia contro la violenza sulle donne continua, è un percorso che dobbiamo fare come società“,

E ancora: “La mia sensazione è che abbiamo perso tutti come società. Non sono né più sollevato né più triste rispetto a ieri o domani. È una sensazione strana, pensavo di rimanere impassibile. La violenza di genere va combattuta con la prevenzione, con concetti forse un po’ troppo lontani. Come essere umano mi sento sconfitto”.

Torna in alto