Pensioni, aumenta la spesa dell’Inps, cade quella per il Reddito di Cittadinanza

Pensioni

L’Inps ha speso per le pensioni nel 2023 ben 304,14 miliardi con un aumento del 7,4% rispetto all’anno precedente, il 2022, dove era pari a 20,890 miliardi. Questo è quanto si legge nel Rendiconto presentato oggi dal Consiglio di indirizzo e vigilanza dell’Inps che sottolinea come l’aumento sia legato “quasi per intero” alla rivalutazione delle pensioni a fronte dell’impennata inflazionistica registratasi nel 2022.

Ricapitolando, nel 2023 le pensioni complessivamente liquidate sono state 837.399 rispetto alle 876.024 dell’anno precedente. Nel contempo crolla la spesa per il Reddito di Cittadinanza. In sostanza, l’anno si è chiuso con un risultato economico positivo per 2,063 miliardi. Tuttavia le uscite per pensioni, pari, come abbiamo accennato all’inizio, a 304,14 miliardi, sono aumentate del 7,4% rispetto al 2022, soprattutto per l’adeguamento degli assegni all’inflazione.

La spesa per il Reddito di Cittadinanza è invece diminuita del 16,86%, dopo la stretta decisa dal governo Meloni, fermandosi a meno di 6,7 miliardi, un miliardo e 350 milioni in meno rispetto al 2022. Le uscite finalizzate all’inclusione sociale sono tuttavia rimaste abbastanza stabili per via dell’aumento di 1,08 miliardi di euro delle prestazioni di invalidità civile.

«Il Rendiconto 2023 – dichiara il presidente del Civ, Roberto Ghiselliattesta l’equilibrio del sistema previdenziale pubblico italiano». Aggiunge tuttavia che, in prospettiva, va garantita la «stabilità e sostenibilità con politiche di sostegno allo sviluppo di qualità del tessuto produttivo e dell’occupazione, a cominciare dalla crescita delle retribuzioni e dal conseguente gettito contributivo».

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