Aumenta lo stato di tensione e il livello dello scontro nella maggioranza di governo a proposito dell’emendamento al Superbonus e dell’introduzione della sugar tax a luglio 2024. In effetti si è avuto un botta e risposta molto secco fra il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, che ritiene di dover porre un argine a quello che chiama “il Vajont”, il subisso dei bonus edilizi che espande a dismisura il debito pubblico, e dall’altra il vicepremier e leader di Forza Italia Antonio Tajani, che ha risposto a tono.
La pietra dello scandalo è in particolare la questione della plastic tax e della sugar tax. Per quanto riguarda la prima è stato stabilito il rinvio al 2026. Diverso è il caso della seconda, dove c’è stata una incongruenza fra relazione tecnica, che prescriveva un simile rinvio, e il testo dell’emendamento. Il tutto avrà inizio a luglio di quest’anno con aliquote ridotte del 50% che aumenteranno poi nel 2026.
Assobibe, l’associazione che riunisce i produttori di analcolici, qualifica tale decisione come “una doccia fredda” e per essa Federalimentare chiede una modifica unendosi alla versione della relazione tecnica, considerate le “ripetute rassicurazioni” fatte nei mesi scorsi dall’esecutivo. In seguito è giunta una decisa presa di posizione Paolo Barelli e Raffaele Nevi rispettivamente capogruppo di FI alla Camera e portavoce degli azzurri.